

Ti sei mai chiesto quante persone fanno volontariato in Italia e soprattutto cosa li spinge a farlo?
Pensa, sono ben 6,63 milioni gli italiani, con età superiore ai 14 anni, che hanno svolto nel corso del 2013 un lavoro volontario, ossia un’“attività prestata gratuitamente e senza alcun obbligo”, per almeno una volta al mese. La maggior parte di loro – oltre 4 milioni – lo ha fatto all’interno di organizzazioni (associazioni, comitati, movimenti, gruppi informali), i restanti direttamente a favore di altre persone, della comunità o dell’ambiente. Per tirare le somme il tasso di volontariato in Italia è pari al 12,6 per cento della popolazione, ossia un italiano su 8. Non male! Ed il numero delle persone che si dedicano al volontariato sembra che nel corso degli ultimi 20 anni sia decisamente aumentato. Era il 6,9 per cento nel 1993 e il 10 per cento nel 2011.
Queste cifre fanno ben sperare per il futuro e a noi, che siamo costantemente impegnati su questo fronte, ci portano ad una inevitabile riflessione su “quali sono i motivi che spingono una persona a dedicarsi al volontariato”? Il volontario offre il suo servizio senza ricevere denaro o altre ricompense materiali in cambio. La nostra esperienza personale e le ricerche sul campo ci dicono che vi sono motivazioni ben più importanti di quelle materiali nello svolgere attività a favore degli altri.
Abbiamo provato a riassumere queste motivazioni in 8 punti.
- Fare volontariato contribuisce ad aumentare la stima di sé e il senso di autoefficacia. Dedicarsi al volontariato rappresenta un’opportunità di miglioramento personale, è un’occasione per mettersi alla prova e accrescere la fiducia in se stessi.
- Fare volontariato significa confrontarsi con persone nuove e diverse per età, idee, status sociale. È un’opportunità per allargare i propri vissuti personali e acquisire una visione più ampia della realtà.
- Fare volontariato aiuta a socializzare, a fare amicizia. È un’occasione per conoscere altre persone e instaurare relazioni significative.
- Fare volontariato rappresenta un’occasione per acquisire nuove competenze facilmente spendibili in diversi contesti lavorativi. È un modo per scoprire nuove abilità personali e fare pratica in un ambito di interesse personale.
- Fare volontariato è un’occasione per mettere in pratica abilità altrimenti inespresse, permette, infatti, di utilizzare abilità, capacità e conoscenze che spesso non avrebbero modo di esprimersi.
- Fare volontariato è un modo per occupare il proprio tempo libero dedicandosi ad un’attività significativa.
- Fare volontariato permette di dare il proprio contributo a migliorare la realtà.
- Fare volontariato aiuta a sentirsi soddisfatti e a sperimentare un senso di benessere e di utilità personali.
In conclusione possiamo dire che fare volontariato produce benessere nella persona che fa volontariato, in chi riceve aiuto e nel contesto sociale in cui entrambi vivono. È bello pensare che fare del bene produce del bene sia nel dare che nel ricevere!
E tu fai già volontariato? Se si, quali sono le motivazioni che ti spingono a farlo? O sei una persona che ha sempre voluto farlo? In questo caso trovi tra queste motivazioni quella che ti incoraggerebbe a provarci? Vorresti aggiungere altre motivazioni? In attesa di leggere numerosi commenti, ti auguriamo un buon lavoro volontario!
A presto
QM